Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2029 del 16 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2029PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 si configura quando vi sia la prova dell'esistenza di una struttura organizzativa, anche rudimentale, diretta alla realizzazione di un programma criminoso indeterminato nel tempo e nel numero di reati, con il contributo stabile e duraturo dei singoli associati, a prescindere dalla commissione di singoli reati fine. Tale struttura organizzativa si differenzia dal mero concorso di persone nel reato, in cui l'accordo criminoso è circoscritto alla realizzazione di uno o più reati e si esaurisce nella loro consumazione. Ai fini della configurabilità dell'associazione, è sufficiente l'esistenza di mezzi e di un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, senza che sia necessaria una complessa e articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche. Il ruolo di vertice e di organizzatore rivestito da un soggetto all'interno dell'associazione, unitamente alla gravità dei precedenti penali, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione criminosa, non fronteggiabile con misure meno afflittive. L'eventuale insussistenza di circostanze aggravanti, come quella della transnazionalità, non incide sulla legittimità della misura cautelare, in assenza di ripercussioni sull'an o sul quomodo della cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOGINI Stefano - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia Anna - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. VIGNA Maria S. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Firenze del 23/04/2018;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Maria Sabina Vigna;
sentite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale Dr. Tampieri Luca che ha chiesto il rigetto del ricorso.
Udito il difensore, avvocato (OMISSIS), che ha insistito nel ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata, il Tribunale del …

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