Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 7849 del 22 febbraio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:7849PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur non escludendo la capacità di intendere e di volere, può incidere sulla sussistenza del dolo, qualora emerga che l'imputato, a causa della sua patologia, non fosse in grado di comprendere appieno l'antigiuridicità della propria condotta e di determinarsi liberamente in conformità a tale consapevolezza. In tali casi, il giudice è tenuto a una specifica e approfondita valutazione della prova peritale, senza limitarsi a una mera riproduzione dei suoi contenuti, al fine di accertare se effettivamente sussista il requisito soggettivo del dolo, anche in presenza di un vizio parziale di mente. La mancanza di tale approfondita analisi della prova, volta a verificare la compatibilità del dolo con il quadro psichico dell'imputato, determina un vizio di motivazione della sentenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

Dott. RICCIO Stefania - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 09/11/2021;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. SILVESTRI Pietro;
lette le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Dott. LETTIERI Nicola, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
lette la memoria e le conclusioni dell'avv. CASTELLANI Sara, difensore dell'imputato, che ha chiesto l'accoglimento dei motivi…

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