Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2102 del 17 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2102PEN

Massima

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Il dolo del reato di ricettazione si configura quando l'agente abbia consapevolmente accettato il rischio che la cosa acquistata o ricevuta sia di illecita provenienza, non limitandosi ad una semplice mancanza di diligenza nel verificarne la provenienza. Tale consapevolezza può essere desunta anche da elementi indiretti, come l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa da parte del soggetto agente, in considerazione della struttura della fattispecie incriminatrice che richiede l'accertamento sulle modalità acquisitive della res. Il dolo specifico del reato di ricettazione, inoltre, si configura anche quando il profitto conseguito dall'agente non abbia natura patrimoniale. Il mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche può essere legittimamente motivato dal giudice con l'assenza di elementi o circostanze di segno positivo, senza necessità di un'analitica valutazione di ciascun fattore attenuante indicato dall'imputato. La configurabilità del vincolo della continuazione tra più reati richiede che le singole violazioni costituiscano parte integrante di un unico programma deliberato fin dall'inizio per conseguire un determinato fine, circostanza che deve essere esclusa quando la successione degli episodi criminosi evidenzi l'occasionalità di uno di questi, nonostante la contiguità spazio-temporale e il nesso funzionale riscontrabile tra i distinti reati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - rel. Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/08/2017 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere ALESSANDRINA TUDINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. CESQUI Elisabetta, che ha concluso chiedendo;
Il Proc. Gen. conclude per il rigetto;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con la sentenza impugnata, emessa il 25 agosto 2017, la Corte d'appello …

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