Consiglio di Stato sentenza n. 4117 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:4117SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, afferma che le autorizzazioni c.d. "anomale" per l'esercizio del commercio su aree pubbliche non configurano posizioni cristallizzate e non soggette a variazioni, in quanto la pubblica amministrazione, nel procedimento di conversione di tali autorizzazioni in posteggi fissi, può legittimamente individuare soluzioni alternative rispetto a quelle richieste dagli interessati, purché nel rispetto dei principi di adeguata istruttoria, motivazione e non discriminazione, tenuto conto delle peculiarità della materia, della necessità di contemperare gli interessi pubblici e privati coinvolti, nonché dell'impegno dell'amministrazione di valutare soluzioni limitrofe o alternative in caso di accertata incompatibilità dei luoghi prescelti. Inoltre, il procedimento di conversione delle autorizzazioni anomale, essendo scaturito da istanza degli interessati e disciplinato da una regolamentazione comunale preceduta dalla consultazione delle associazioni di categoria, non richiede ulteriori forme di partecipazione procedimentale da parte di tali associazioni, rientrando tale valutazione nell'ambito della discrezionalità amministrativa.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/05/2024

N. 04117/2024REG.PROV.COLL.

N. 06221/2023 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6221 del 2023, proposto da
Alfiero Tredicine, rappresentato e difeso dall'avvocato Orazio Castellana, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 06341/2023, resa tra le parti;

Visti il ricorso…

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