Consiglio di Stato sentenza n. 10731 del 2022

ECLI:IT:CDS:2022:10731SENT

Massima

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Il Consiglio di Stato, in materia di pianificazione urbanistica comunale, afferma i seguenti principi: 1. L'eventuale posizione di conflitto di interessi di un amministratore locale, che avrebbe dovuto astenersi dal voto sullo strumento urbanistico generale in quanto proprietario o parente di uno dei proprietari dei suoli direttamente coinvolti, non determina l'integrale caducazione del piano, ma vizia unicamente le parti concernenti i suoli interessati dall'obbligo di astensione violato. Il vizio può essere fatto valere soltanto da chi dimostri di essere titolare di uno specifico e qualificato interesse ancorato a situazioni di collegamento con detti suoli. Un privato che si assuma danneggiato da una previsione urbanistica estranea al conflitto di interessi degli amministratori locali non può avvalersi di tale situazione di illegittimità per ottenere la caducazione dell'intero strumento urbanistico, non potendo annettersi rilievo giuridico ad un generico interesse "strumentale" alla riedizione dell'attività di pianificazione del territorio comunale. 2. In materia urbanistica, l'eventualità che le previsioni del piano urbanistico comunale subiscano, in sede di approvazione definitiva, delle modifiche rispetto a quelle contenute nel piano adottato, è un effetto connaturale al procedimento di formazione del suddetto strumento. Soltanto laddove si dimostri che le modifiche introdotte incidono sulle caratteristiche essenziali dello strumento stesso e sui suoi criteri di impostazione, si rende necessario riprendere da capo il relativo procedimento di formazione. L'eventuale necessità di "ripubblicazione" sorge solo a seguito di apporto di innovazioni tali da mutare radicalmente l'impostazione di Piano stesso. 3. Le scelte di pianificazione urbanistica sono espressione di un'amplissima valutazione discrezionale, insindacabile nel merito, e non sono condizionate dalla pregressa indicazione, nel precedente strumento urbanistico, di destinazioni d'uso edificatorie diverse e più favorevoli, essendo sfornita di tutela la generica aspettativa di fatto alla non reformatio in peius o alla reformatio in melius delle destinazioni impresse da un previgente P.R.G.

Sentenza completa

Pubblicato il 07/12/2022

N. 10731/2022REG.PROV.COLL.

N. 00418/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 418 del 2016, proposto dai signori Domenico Dello Iacono, Salvatore Dello Iacono, Consiglia Dello Iacono, Maria Rosaria Dello Iacono, Filomena Dello Iacono e Antonio Dello Iacono, rappresentati e difesi dall’avvocato Luigi Maria D’Angiolella, con domicilio eletto presso lo studio Sergio Como in Roma, via Antonelli, n. 49;

contro

il Comune di Teverola, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato Vittorio Scaringia, con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato Francesco Mangazzo in Roma, via G.G. Belli, n. 39;

nei confronti

della Provincia di Caserta, in persona …

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