Cassazione penale Sez. I sentenza n. 27763 del 25 giugno 2013

ECLI:IT:CASS:2013:27763PEN

Massima

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Il giudice di sorveglianza, nel valutare l'istanza di ammissione a misure alternative alla detenzione, deve considerare sia il percorso rieducativo e riabilitativo compiuto dal detenuto durante la carcerazione, che la prognosi circa il rischio di reiterazione di analoghi reati. Pur riconoscendo il corretto comportamento tenuto in carcere, il sincero rammarico e l'adesione alle opportunità trattamentali, il giudice può legittimamente negare la concessione della misura alternativa richiesta qualora ritenga che le caratteristiche della personalità del detenuto non consentano di escludere il pericolo di una futura commissione di reati. La valutazione complessiva della personalità del condannato, e non solo degli elementi positivi del suo percorso rieducativo, rappresenta pertanto il parametro fondamentale per l'accesso alle misure alternative, in quanto finalizzate non solo al reinserimento sociale, ma anche alla prevenzione di ulteriori condotte delittuose. Il giudice di sorveglianza, nel bilanciare tali esigenze, gode di un ampio margine di discrezionalità nella formulazione del giudizio prognostico sulla pericolosità sociale del detenuto, purché tale valutazione risulti adeguatamente motivata sulla base degli elementi acquisiti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) n. il (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 1 dicembre 2011 - Tribunale di Sorveglianza di Roma;

sentita la relazione svolta dal Consigliere dott. ((omissis));

lette le conclusioni scritte del rappresentante del Pubblico Ministero, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto il rigetto del ricorso con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali.

RITENUTO IN FATTO

1. - Con ordinanza deliberat…

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