Cassazione penale Sez. III sentenza n. 5425 del 6 febbraio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:5425PEN

Massima

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Il concorso morale nel reato di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti si configura anche quando l'imputato, pur non essendo il diretto autore materiale del fatto, abbia svolto un ruolo di garanzia e sicurezza nell'ambito dell'attività illecita, consapevole del contributo fornito al reato. In tali casi, la responsabilità penale dell'imputato è integrata dalla sua partecipazione consapevole all'attività criminosa, a prescindere dalla qualificazione formale del suo ruolo, essendo sufficiente il suo apporto morale e materiale alla realizzazione del fatto. Pertanto, la mera amicizia o conoscenza con il soggetto direttamente coinvolto nel traffico di droga non esclude la configurabilità del concorso morale, qualora emerga la consapevolezza e la volontarietà del contributo prestato dall'imputato nell'ambito dell'attività illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMOROSO Giovanni - Presidente

Dott. RAMACCI Luca - Consigliere

Dott. ROSI Elisabetta - rel. Consigliere

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LIBERATI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/04/2015 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 21/09/2016, la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ROSI ELISABETTA;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO FRANCESCO, che ha concluso per il rigetto.
Udito il difensore Avv.to (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RI…

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