La validità della clausola compromissoria statutaria che devolve agli arbitri le controversie relative all'impugnazione di deliberazioni assembleari non può essere sindacata attraverso il regolamento di competenza, in quanto la questione attiene al merito della controversia e non alla competenza in senso tecnico. Pertanto, il giudice ordinario adito per l'impugnazione di deliberazioni assembleari deve dichiarare la propria incompetenza e rimettere le parti dinanzi agli arbitri, in applicazione della clausola compromissoria, salvo che la controversia rientri nei limiti oggettivi dell'arbitrato societario previsti dalla legge, come nel caso di azioni di nullità o annullamento per violazione di norme inderogabili. La nuova disciplina sull'impugnabilità con regolamento di competenza della sentenza del giudice di merito affermativa o negatoria della propria competenza sulla convenzione di arbitrato, recata dall'art. 819-ter c.p.c., trova applicazione soltanto in relazione a procedimenti arbitrali iniziati successivamente alla data del 2 marzo 2006, in base alla norma transitoria dettata dall'art. 27, comma 4, del d.lgs. n. 40 del 2006.