Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31967 del 30 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:31967PEN

Massima

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Il reato di rapina, commesso da soggetti appartenenti a un'associazione di tipo mafioso, non può essere ritenuto in continuazione con il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, in assenza di un nesso di strumentalità diretta tra i due reati, essendo necessario che il reato-fine rientri nel programma criminoso essenziale dell'associazione. Pertanto, il vincolo della continuazione può essere riconosciuto solo quando il reato-fine sia espressione diretta e immediata del programma criminoso dell'associazione, e non quando esso rappresenti una mera occasione o modalità di realizzazione di tale programma. Ciò in quanto le nozioni di programma criminoso essenziale alla configurazione del reato associativo e di identità di disegno criminoso, presupposto per il riconoscimento della continuazione, sono concettualmente distinte e non possono essere confuse. Inoltre, la circostanza che un reato sia stato commesso da soggetti appartenenti a un'associazione mafiosa non è di per sé sufficiente a ritenere il vincolo della continuazione, essendo necessario un nesso di strumentalità diretta tra i due reati. Infine, la mera convergenza delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, in assenza di elementi che ne compromettano la genuinità e l'attendibilità, costituisce valido riscontro probatorio, senza che rilevi la circostanza che essi siano stati assistiti da un unico difensore, in assenza di una concreta situazione di conflitto tra le loro posizioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. DI TOMASSI Mariastefani - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo Antoni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

5.11.2007 Procuratore Generale di Catanzaro;

avverso la sentenza della Corte di Appello di quella stessa citta';

nel procedimento a carico di:

FA. Si. , nato a (OMESSO);

il 2.11.2007 dagli avv. prof. Sorrentino Tommaso ed avv. Maietta Graziella, difensori dello stesso Fa. e di ZA. Fr. , nato a (OMESSO);

il 2.11.2007 dall'avv. Pittelli Giancarlo, in favore dello stesso Fa. .

Let…

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