Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29979 del 14 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29979PEN

Massima

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Il possesso di una quantità di sostanza stupefacente superiore al limite tabellare previsto dalla legge, pur potendo concorrere a fondare la conclusione della destinazione della droga allo spaccio, non costituisce di per sé prova decisiva di tale finalità, dovendosi valutare anche altri elementi di contesto. Tuttavia, qualora il fatto sia riconducibile all'ipotesi di lieve entità, la relativa fattispecie, pur originariamente configurata come circostanza attenuante, è stata successivamente rimodulata dal legislatore come autonomo titolo di reato, con conseguente applicazione del più favorevole regime prescrizionale previsto per tale nuova ipotesi criminosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROSI Elisabetta - Presidente

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Consigliere

Dott. DI STASI Antonell - rel. Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 33.2012 della Corte di appello di Ancona;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa DI STASI Antonella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo l"annullamento con rinvio relativamente al trattamento sanzionatorio e rigetto nel resto.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 3.5.2012, la Corte di appell…

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