Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 48743 del 6 dicembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:48743PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la fondatezza dei motivi di ricorso proposti avverso la sentenza di appello, ribadisce il principio secondo cui il ricorso per cassazione non può risolversi nella mera reiterazione di censure già dedotte in appello e puntualmente disattese dal giudice di merito. Infatti, il giudice di legittimità non può procedere a una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione impugnata, né adottare nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti, indicati dal ricorrente come maggiormente plausibili o dotati di una migliore capacità esplicativa rispetto a quelli adottati dal giudice del merito. Pertanto, le censure mosse dal ricorrente in relazione a ciascuna delle vicende criminose ascritte, costituendo mera reiterazione di quelle in fatto proposte in appello, alle quali la Corte di merito ha dato puntuale risposta senza incorrere in vizi logici e giuridici, confermando l'attribuzione della responsabilità in base al convergente e concludente compendio probatorio, sono dichiarate inammissibili. Inoltre, il giudice di legittimità ritiene manifestamente infondato il motivo di ricorso relativo alla dedotta incongruità della pena concordata, in quanto il più grave trattamento sanzionatorio disposto in primo grado risulta giustificato. Infine, la Corte di cassazione dichiara inammissibili anche i motivi di ricorso proposti dall'altro imputato, in quanto costituenti mera reiterazione di censure già dedotte in appello e puntualmente disattese dal giudice di merito, nonché manifestamente infondata la dedotta mancanza di motivazione in ordine al reato di cui al capo 12, come riqualificato ai sensi dell'art. 610 c.p., avendo la sentenza impugnata dato puntuale risposta alle deduzioni difensive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - rel. Consigliere

Dott. APRILE Ercole - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 07/02/2023 della Corte di appello di Napoli;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dott. Angelo Capozzi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Epidendio Tomaso, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' dei ricorsi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza i…

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