Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10214 del 11 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10214PEN

Massima

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Il comportamento gravemente colposo del soggetto, caratterizzato da condotte ambigue e contatti con individui coinvolti in attività illecite, pur non integrando gli estremi di un reato, può comunque essere ritenuto idoneo a determinare l'applicazione e il mantenimento di una misura cautelare, escludendo così il diritto alla riparazione per ingiusta detenzione. Infatti, ai fini dell'esclusione del diritto all'equa riparazione per ingiusta detenzione, non è necessario che la condotta del soggetto integri gli estremi di un reato, essendo sufficiente che essa abbia concorso in modo determinante, anche solo per colpa grave, a dare causa all'adozione e al mantenimento del provvedimento cautelare restrittivo della libertà personale, in ragione della sua idoneità a ingenerare nell'organo giudiziario un ragionevole sospetto circa la sua responsabilità. In tal caso, la valutazione del giudice della riparazione deve essere autonoma e distinta da quella del giudice penale, focalizzandosi non sulla sussistenza o meno di un reato, ma sull'accertamento di un nesso di causalità tra la condotta del soggetto e l'adozione della misura cautelare, anche alla luce di un apprezzamento complessivo degli elementi di fatto emersi nel procedimento penale, senza che ciò si traduca in una illegittima rivalutazione della sentenza di assoluzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BLAIOTTA ((omissis)) - Presidente

Dott. GIANNITI Pasquale - Consigliere

Dott. CAPPELLO Gabriella - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 449/14 del 28/01/2014, depositata in data 21/07/2014, della Corte di Appello di Roma.
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TANGA ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. SALZANO Francesco, che ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. …

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