Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14953 del 13 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:14953PEN

Massima

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Il dolo nella truffa sussiste anche quando l'agente, pur consapevole di vendere oggetti non in oro, non fornisce alcuna giustificazione plausibile circa la sua conoscenza di tale circostanza, in quanto la mancata spiegazione circa la natura non aurea dei beni venduti a un "compro oro" integra di per sé l'elemento soggettivo del reato, essendo sufficiente la consapevolezza dell'inganno arrecato all'acquirente circa la qualità della merce, a prescindere dalla conoscenza della effettiva composizione dei monili. Ciò in quanto il dolo nella truffa non richiede la prova di una specifica volontà di ingannare, essendo sufficiente la coscienza e volontà di porre in essere artifici o raggiri idonei a indurre in errore la controparte, anche in assenza di una finalità di lucro o di un vantaggio personale. Pertanto, la mera consapevolezza di vendere oggetti non in oro, unita all'assenza di plausibili giustificazioni circa tale circostanza, integra l'elemento soggettivo del reato di truffa, a prescindere dalla valutazione che l'acquirente avrebbe potuto effettuare sulla qualità della merce.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. DI PAOLA Sergio - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - est. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/10/2018 della Corte di Appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal Consigliere Dott. SGADARI Giuseppe;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. TOCCI Stefano, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigrafe, la Corte di appello di T…

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