Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 51939 del 14 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:51939PEN

Massima

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Il delitto di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990, si differenzia dal concorso nel reato fine per la presenza di un accordo criminoso che contempli la commissione di una serie non preventivamente determinata di delitti, con un reciproco impegno duratura e indefinita nel tempo tra i partecipanti al perseguimento del programma criminoso del sodalizio. Pertanto, ai fini dell'integrazione della fattispecie associativa, non è sufficiente la mera partecipazione alla realizzazione di singoli reati fine, ma è necessario accertare l'esistenza di un vincolo associativo caratterizzato dall'affectio societatis, ovvero dalla consapevolezza e volontà del singolo di far parte stabilmente del gruppo criminoso e di contribuire al raggiungimento dei suoi scopi illeciti, anche al di fuori dei singoli reati specifici. L'individuazione di tali elementi strutturali dell'associazione non può fondarsi su meri indizi di partecipazione a singole operazioni criminose, ma richiede un'approfondita analisi degli elementi di fatto idonei a dimostrare l'effettiva adesione del singolo al programma criminoso comune e la sua disponibilità duratura a concorrere alla realizzazione di una pluralità indeterminata di reati. In assenza di tali specifici elementi, la condotta del singolo, pur se rilevante sul piano del concorso nel reato fine, non può essere ricondotta alla più grave fattispecie associativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/03/2017 del TRIB. LIBERTA' di CATANZARO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PETRUZZELLIS ANNA;
sentite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito l'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) che ha concluso insistendo nell'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribun…

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