Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - L'Aquila sentenza n. 81 del 2023

ECLI:IT:TARAQ:2023:81SENT

Massima

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Il provvedimento di decadenza dalla concessione di una sorgente di acqua minerale, successivamente annullato, non determina un danno da lucro cessante in capo al concessionario qualora l'attività estrattiva fosse già stata sospesa prima dell'adozione del provvedimento e non fosse ancora ripresa alla data dell'accoglimento della domanda cautelare avverso il provvedimento medesimo. In tal caso, infatti, il mancato sfruttamento del giacimento nel periodo intercorrente tra l'adozione e l'annullamento del provvedimento di decadenza non è causalmente riconducibile a quest'ultimo, ma dipende dalla pregressa sospensione dell'attività estrattiva, che risulta provata in via controfattuale. Pertanto, in assenza di un nesso di causalità tra il provvedimento annullato e il danno lamentato, non sussiste il diritto al risarcimento del lucro cessante.

Sentenza completa

Pubblicato il 17/02/2023

N. 00081/2023 REG.PROV.COLL.

N. 00209/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 209 del 2019, proposto da
((omissis)) S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in L'Aquila, via ((omissis)) n. 3;

contro

Regione Abruzzo, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Distrettuale, domiciliataria ex lege in L'Aquila, via ((omissis)) S. Domenico;

per l'ottemperanza

- della sentenza del TAR Abruzzo, L'A…

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