Il giudice monocratico del tribunale, investito della richiesta di convalida dell'arresto e di prosecuzione del procedimento con il giudizio direttissimo, non può omettere di pronunciarsi sulla convalida dell'arresto e sulla trasformazione del rito, anche in caso di mancata comparizione dell'imputato all'udienza, in quanto la mancata presentazione dell'imputato non costituisce impedimento alla prosecuzione del giudizio. Il giudice è tenuto a provvedere sulle richieste del pubblico ministero, essendo la mancata comparizione dell'imputato all'udienza di convalida un evento che non preclude la prosecuzione del procedimento e la convalida dell'arresto, rimanendo impregiudicata la possibilità di trasformazione del rito ai sensi dell'art. 452 c.p.p. Il giudice non può dunque disporre la restituzione degli atti al pubblico ministero, ma deve pronunciarsi sulla convalida dell'arresto e sulla prosecuzione del procedimento con il giudizio direttissimo, in applicazione del combinato disposto degli artt. 558 comma 4 e 391 comma 3 c.p.p.