Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11825 del 2016

ECLI:IT:TARLAZ:2016:11825SENT

Massima

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Il danno derivante dalla lesione dell'affidamento ingenerato nel privato da un provvedimento amministrativo favorevole, poi ritirato perché riconosciuto illegittimo con sentenza passata in giudicato, rientra nella giurisdizione dell'autorità giudiziaria ordinaria e non in quella del giudice amministrativo, in quanto non si tratta di una lesione dell'interesse legittimo pretensivo del danneggiato, bensì di una lesione della sua integrità patrimoniale ex art. 2043 c.c., rispetto alla quale l'esercizio del potere amministrativo non rileva in sé, ma per l'efficacia causale del danno-evento da affidamento incolpevole. Pertanto, la domanda risarcitoria proposta nei confronti della pubblica amministrazione in tali casi appartiene alla cognizione del giudice ordinario, non del giudice amministrativo, salva la translatio judicii e l'eventuale riassunzione della causa dinanzi all'autorità giudiziaria ordinaria competente.

Sentenza completa

Pubblicato il 25/11/2016

N. 11825/2016 REG.PROV.COLL.

N. 00248/2009 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 248 del 2009, proposto da:
Consorzio Aracne, società cooperativa a.r.l., in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)) C.F. FRTMCL68P14H703J ed elettivamente domiciliata in Roma, via XX Settembre, 98/E, presso lo studio dell’avv. ((omissis));

contro

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avvocatura Generale dello Stato, presso la quale domicilia in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Comune di ((omissis)), Comune di Calvanico, Comune di Fisciano non costituiti in giudiz…

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