Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32363 del 31 luglio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:32363PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve limitarsi a verificare la congruenza della motivazione del provvedimento impugnato rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, senza poter procedere a una rilettura degli elementi indiziari, atteso che la pronuncia cautelare non è fondata su prove, ma su indizi e tende all'accertamento non della responsabilità, bensì di una qualificata probabilità di colpevolezza. Pertanto, il giudice di merito, nel ritenere sussistenti i gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato, deve dare adeguatamente conto delle ragioni che l'hanno indotto a tale affermazione, attraverso una motivazione logicamente corretta e coerente con i principi di diritto applicabili, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CARMENINI Secondo Libe - Consigliere

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MELIADO' Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

D'. Ca. , n. l'(OMESSO);

avverso l'ordinanza del Tribunale di Napoli, in data 28 febbraio 2008, di conferma dell'ordinanza del G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata, in data 15 febbraio 2008, di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere;

Visti gli atti, l'ordinanza denunziata e il ricorso;

Sentita in Camera di consiglio la relazione svolta dal Consigliere Dott. Fiandan…

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