Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41120 del 22 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41120PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato commesso da un pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni è configurabile quando, sulla base di elementi oggettivi, risulti provata la sottrazione di denaro dalla cassa dell'ufficio, anche in assenza di un accertato ammanco di cassa, purché sia dimostrata la mancata corresponsione dell'intera somma dovuta all'avente diritto. La tesi difensiva dell'errore di consegna o di contabilità, per essere accolta, deve essere sorretta da elementi di prova certi e non può essere esclusa sulla base di una mera valutazione soggettiva del giudice, dovendo la motivazione della sentenza di condanna essere logica e coerente con le risultanze processuali. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della prova, purché la sua decisione sia adeguatamente motivata e non risulti manifestamente illogica o contraddittoria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato L. - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. RA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 111/2009 CORTE APPELLO di MESSINA, del 10/06/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. DI POPOLO A., che ha concluso per l'annullamento con rinvio per nuovo esame alla Corte di Appello co…

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