Il titolare di una concessione demaniale marittima preordinata alla gestione di uno stabilimento balneare, in caso di proroga della concessione a titolo provvisorio e per un periodo inferiore a sei anni, può impugnare gli atti amministrativi che dispongono tale proroga, deducendo la violazione di legge e l'eccesso di potere, in quanto il rinnovo automatico per ulteriori sei anni previsto dall'art. 1, comma 2, del d.l. 400/93 costituisce il regime ordinario di prosecuzione della concessione. Tuttavia, qualora l'amministrazione comunale, nelle more del giudizio, rilasci un nuovo titolo concessorio che proroghi la concessione originaria a titolo provvisorio fino a una data successiva a quella indicata negli atti impugnati, ciò determina la cessazione della materia del contendere, in quanto il provvedimento sopravvenuto innova i precedenti in senso più favorevole per il concessionario. In tal caso, le spese di giudizio possono essere compensate tra le parti, in considerazione della particolarità della vicenda e del suo esito.