Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 27406 del 15 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:27406PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, abusando della propria qualità, induce il privato a corrispondergli indebiti vantaggi economici prospettandogli conseguenze negative in difetto, integra il reato di concussione. Tuttavia, la mera sproporzione del corrispettivo riconosciuto al pubblico ufficiale rispetto all'utilità economica derivante al privato dalla cessione di un contratto, in assenza di altri elementi indicativi di una costrizione o induzione subita dal privato, non è di per sé sufficiente a configurare il reato di concussione. Inoltre, il fatto che il pubblico ufficiale rivesta contestualmente una veste contrattuale privata e una carica pubblica non è di per sé sintomatico di una condotta concussiva, essendo invece rilevante ai fini della configurabilità del distinto reato di abuso di ufficio. La concussione, infatti, richiede che il pubblico ufficiale ponga in essere una coazione psicologica sul privato, elemento che deve emergere dalla valutazione complessiva degli elementi di prova. Pertanto, la mera possibilità di ingerenza del pubblico ufficiale, data la sua carica, sulle decisioni di un ente pubblico o di una sua derivazione, non è sufficiente a integrare il reato di concussione in assenza di una effettiva condotta costrittiva o induttiva nei confronti del privato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERPICO Francesco - Presidente

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Savona;

nei confronti di:

GE. Cl. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 5 febbraio 2009 del Giudice della udienza preliminare del Tribunale di Savona;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere dott. ((omissis));

Udito il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. MONETTI Vito che…

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