Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7279 del 2 marzo 2022

ECLI:IT:CASS:2022:7279PEN

Massima

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Il possesso di un oggetto, anche se non espressamente qualificato come "atto ad offendere", può essere ritenuto penalmente rilevante quando, in considerazione delle sue caratteristiche intrinseche e del contesto in cui viene detenuto, risulti idoneo a cagionare un concreto pericolo per l'incolumità pubblica. L'onere probatorio in capo all'accusa non richiede la dimostrazione di una specifica e univoca destinazione offensiva dell'oggetto, essendo sufficiente che il giudice di merito, sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto, ritenga ragionevolmente che il bene detenuto possa essere utilizzato per scopi illeciti e dannosi. Il principio di presunzione di innocenza non impone un'inversione dell'onere della prova, ma si risolve nell'obbligo per il giudice di valutare tutte le risultanze processuali, anche di natura indiziaria, in modo logico e coerente, senza procedere ad automatiche assunzioni di colpevolezza. La motivazione della sentenza di condanna deve pertanto illustrare in modo chiaro e convincente le ragioni per le quali il giudice ha ritenuto superato il ragionevole dubbio sull'effettiva pericolosità dell'oggetto detenuto, senza limitarsi a mere affermazioni apodittiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matte - Consigliere

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giusepp - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 20/05/2021 della corte di appello di Firenze;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere NOVIELLO Giuseppe;
udite le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GIORDANO Luigi che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 20 maggio 2021, l…

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