Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 3189 del 2013

ECLI:IT:TARNA:2013:3189SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive è un atto dovuto e vincolato, che non richiede una particolare motivazione in ordine all'interesse pubblico alla rimozione dell'abuso, in quanto il ripristino dell'assetto urbanistico violato è in re ipsa. L'ordine di demolizione può essere legittimamente adottato dal dirigente comunale competente, senza necessità di ulteriori norme di delega dal Sindaco, in applicazione dell'art. 27 del d.P.R. 380/2001, che riconosce al dirigente il potere-dovere di adottare provvedimenti definitivi al fine di ripristinare la legalità violata, anche in zone non soggette a vincolo assoluto di inedificabilità. La presentazione di una domanda di condono edilizio non impedisce l'adozione del provvedimento sanzionatorio, in quanto la prosecuzione di lavori abusivi è di per sé preclusa, a prescindere dalla natura delle opere realizzate, salvo il rispetto della procedura di cui all'art. 35 della legge n. 47 del 1985. Inoltre, l'ordine di demolizione non necessita dell'acquisizione del parere della Commissione edilizia comunale, in quanto costituisce un provvedimento vincolato e non più discrezionale, né dell'applicazione di particolari indennità ai sensi dell'art. 167, comma 4, d.lgs. n. 42 del 2004, in quanto l'ordine di ripristino discende direttamente dall'applicazione della disciplina edilizia vigente e non costituisce irrogazione di sanzioni per violazione di disposizioni a tutela del paesaggio.

Sentenza completa

N. 00360/2005
REG.RIC.

N. 03189/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00360/2005 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 360 del 2005, proposto da Tarso Melchiade, rappresentato e difeso dall'avv. Antonio Iacono, con domicilio eletto presso il suo studio in Forio e, pertanto, ai sensi dell’art. 25 c.p.a., in Napoli presso la Segreteria T.A.R.;

contro

Il Comune di Barano d'Ischia, in persona del sindaco pro tempore, non costituito in giudizio;

per l'annullamento

a) dell’ordinanza di demolizione, emessa ai sensi dell’art. 27 d.P.R. 380/2001, n. 190 del 22.10.2004 e notificata in pari data;

b) di tutti gli atti preordinati, connessi e consequenziali ivi compresi quelli richiamati nel provvedimento…

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