Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40968 del 18 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:40968PEN

Massima

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Il vizio parziale di mente, pur non rientrando sempre nel più limitato ambito delle malattie mentali, può essere ricondotto al concetto di "infermità" ai fini dell'imputabilità, a condizione che la sua consistenza, intensità e gravità siano tali da determinare una concreta incidenza sulla capacità di intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente, e che sussista un nesso eziologico con la specifica condotta criminosa, per effetto del quale il fatto di reato sia ritenuto causalmente determinato dal disturbo mentale. Tuttavia, non assumono rilievo ai fini dell'applicazione dell'art. 89 c.p. altre anomalie caratteriali o alterazioni e disarmonie della personalità che non presentino tali caratteri, né gli stati emotivi e passionali, tranne che questi ultimi non si inseriscano, eccezionalmente, in un quadro più ampio di "infermità". Pertanto, la valutazione della sussistenza del vizio di mente dell'imputato costituisce una questione di fatto la cui valutazione spetta al giudice di merito, la cui decisione, se adeguatamente motivata, immune da vizi logici e conforme a corretti criteri scientifici, è insindacabile in sede di legittimità. Analogamente, la determinazione della pena, nel rispetto dei criteri di cui all'art. 133 c.p., è rimessa alla discrezionalità del giudice di merito, la cui motivazione è adeguata quando, pur senza una analitica esplicitazione di tutti i parametri, faccia riferimento alla gravità del reato, alla capacità a delinquere dell'imputato e alle circostanze del caso concreto, senza che sia necessaria una specifica e dettagliata giustificazione sulla quantità della pena irrogata, salvo il caso in cui essa sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. FRANCO Amedeo - Consigliere

Dott. RAMACCI Luca - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 481/2010 CORTE APPELLO di TRENTO, del 13/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/09/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA RAMACCI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

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