Il terzo condono edilizio di cui all'art. 32 del d.l. n. 269/2003, convertito con modificazioni nella l. n. 326/2003, è applicabile anche agli abusi edilizi realizzati in aree soggette a vincolo relativo di inedificabilità, in conformità all'interpretazione fornita dal Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, secondo cui tale normativa consente la sanatoria degli abusi commessi in zone sottoposte a vincoli relativi, ma non in quelle soggette a vincoli assoluti di inedificabilità. Tale orientamento giurisprudenziale amministrativo, antecedente all'entrata in vigore della l.r. n. 19/2021 che ha introdotto una norma di interpretazione autentica in senso conforme, risulta applicabile alla fattispecie in esame, in quanto la questione riguarda un procedimento instaurato prima dell'adozione di tale legge regionale, la cui legittimità costituzionale è peraltro attualmente sub iudice. Tuttavia, il silenzio-assenso in materia paesaggistica, previsto dall'art. 46 della l.r. n. 17/2004, è stato tacitamente abrogato dall'art. 7, comma 1, della l.r. n. 5/2011, che ha operato un rinvio dinamico all'art. 20, comma 4, della l. n. 241/1990, il quale esclude il silenzio-assenso nei procedimenti riguardanti il patrimonio culturale e paesaggistico. Pertanto, nella fattispecie in esame, non può ritenersi formatosi il silenzio-assenso sull'istanza di rilascio del parere di compatibilità paesaggistica.