Il reato di sequestro di persona concorre con quello di rapina aggravata quando la privazione della libertà personale non sia strettamente funzionale all'esecuzione della rapina, ma si protragga oltre il tempo necessario per la sua consumazione, anche se per un breve lasso temporale, essendo dettata dall'esigenza di assicurare l'impunità dei rapinatori. La chiamata in correità del complice, per essere ritenuta attendibile ai fini della condanna, richiede una valutazione della credibilità intrinseca ed estrinseca del dichiarante, alla luce di criteri quali la spontaneità e autonomia della confessione, la precisione e coerenza della narrazione, nonché l'esistenza di riscontri esterni individualizzanti, idonei a istituire un collegamento diretto tra i fatti e il soggetto chiamato in correità. I reati di detenzione e porto d'armi, violazione di domicilio e ricettazione, contestuali alla rapina, sono estinti per intervenuta prescrizione, mentre il reato di sequestro di persona è prescritto solo per uno dei due imputati, in ragione dell'applicazione dell'aggravante che ha comportato un aumento della pena edittale.