Cassazione penale Sez. III sentenza n. 49597 del 28 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:49597PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, deve tenere conto della credibilità e attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa, desumibili anche dal pregresso comportamento vessatorio dell'indagato e da elementi di riscontro oggettivi, come referti medici, nonché della concreta e attuale pericolosità sociale del soggetto, desunta dalle modalità di realizzazione dei reati contestati, senza che rilevi la mera presunzione di pericolosità connessa alla natura del reato. Inoltre, la perdita di efficacia della misura cautelare per omessa trasmissione di atti favorevoli all'indagato da parte del pubblico ministero non si applica al caso in cui tali atti siano nella disponibilità della difesa e possano essere utilizzati nel procedimento di riesame. Infine, la prognosi di non applicabilità del beneficio della sospensione condizionale della pena deve essere adeguatamente motivata sulla base della gravità dei fatti e della personalità dell'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TERESI Alfredo - Presidente

Dott. SQUASSONI Claudia - rel. Consigliere

Dott. GENTILE Mario - Consigliere

Dott. SARNO Giulio - Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) SI. GI. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 5851/2009 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 13/07/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SQUASSONI Claudia;

sentite le conclusioni del PG Dott. FRATICELLI Mario che ha concluso per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con ordinanza 29 giugno 2009, il Tribunale di Napoli ha respinto la richiesta di riesame della misura della custodia…

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