Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42546 del 17 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:42546PEN

Massima

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Il reato di detenzione di materiale pedopornografico di cui all'art. 600-quater c.p. si configura anche quando il materiale sia stato scaricato e conservato in supporti informatici diversi, senza che sia necessaria la prova dell'effettiva visione dei file, essendo sufficiente la consapevole selezione e allocazione degli stessi, anche solo nel "cestino" del sistema operativo. L'elemento psicologico del reato può essere desunto dalla modalità di acquisizione e conservazione del materiale, nonché dalle capacità e conoscenze informatiche del soggetto agente, senza che assumano rilievo eventuali ipotesi di accesso abusivo o di presenza di virus nel sistema, ove non adeguatamente provate. L'entità del materiale detenuto, la sua conservazione nel tempo e la consuetudine di controllo del contenuto dei file scaricati, anche se non sempre effettuata, sono elementi che consentono di escludere l'inconsapevolezza della detenzione. L'eventuale presenza di file denominati in modo ambiguo non è sufficiente a dimostrare l'assenza di dolo, ove il complesso degli elementi di prova indichi la consapevolezza della detenzione di materiale pedopornografico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IZZO Fausto - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CORBETTA Stefano - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 29/06/2018 della Corte di Appello di Lecce sez. dist. di Taranto;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Claudio Cerroni;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Barberini Roberta Maria, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha…

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