Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 38317 del 21 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:38317PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione di tipo mafioso può essere desunto da una pluralità di elementi indiziari, quali il riferimento a iniziative estorsive e attività di controllo del territorio da parte del capo dell'organizzazione, i contatti e le comunicazioni tra i sodali finalizzati a occultare armi e a mantenere il dominio sul territorio nonostante l'arresto del vertice, nonché l'attribuzione di specifici incarichi di sostituzione del capo nell'attività di controllo. Tali elementi, nel loro complesso, sono idonei a delineare la posizione di partecipazione del singolo all'associazione mafiosa, anche in assenza di una sua diretta partecipazione a specifici reati-fine, in quanto espressivi della sua intraneità all'associazione e della condivisione del programma criminoso. La sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 7 della legge n. 203/1991 può essere desunta dal contesto associativo mafioso in cui si inserisce la condotta contestata, senza necessità di una specifica motivazione sul punto. Inoltre, la doppia presunzione di legge quanto alle esigenze cautelari e all'entità della misura adottata in ragione della contestazione associativa ex art. 416-bis c.p. rende infondato il motivo di ricorso fondato su indicazioni fattuali non idonee a superare tale presunzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CARCANO D. - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. DI SALVO Emanuel - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 909/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 18/09/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. PATERNO' RADDUSA Benedetto;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GALLI M., per la reiezione del ricorso;
Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che insiste nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO E DIRITTO
1. (OMISSIS), tramite il difensore fiduciario, impugna l'ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro indicata …

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