L'attività di agricampeggio, svolta anche mediante l'utilizzo di veicoli appositi (camper), è riconosciuta dalla legge regionale toscana n. 30/2003 come attività agrituristica, vale a dire un'attività di ricezione e ospitalità esercitata da imprenditori agricoli attraverso l'utilizzo della propria azienda in rapporto di connessione con l'attività agricola, che deve rimanere principale. La normativa regionale consente espressamente l'ospitalità in spazi aperti, in tende e/o altri mezzi di soggiorno autonomo riferibili alla categoria dei veicoli ricreazionali, entro i limiti massimi derivanti dalla principalità dell'attività agricola, e solo in zone appositamente individuate dagli strumenti urbanistici comunali può essere preclusa. Il regolamento urbanistico del Comune di Capalbio disciplina l'agricampeggio e l'agri-sosta camper, perimetrando le aree in cui l'attività non è consentita e prescrivendone le condizioni di esercizio per le aree in cui è invece ammessa, tra cui il divieto di installare strutture anche temporanee e amovibili del tipo bungalow, tettoie e similari, e l'obbligo di ricavare tutti i servizi necessari nell'ambito degli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente. La legge regionale n. 30/2003 consente di utilizzare per l'attività agrituristica, salvo i limiti stabiliti dagli strumenti urbanistici locali, i volumi derivanti dagli interventi disciplinati dagli artt. 71 e 72 della legge urbanistica regionale n. 65/2014, relativi agli interventi sul patrimonio agricolo esistente con destinazione d'uso agricola, comprendenti i trasferimenti di volumetrie e gli interventi di addizioni volumetriche, sempre secondo i limiti e le condizioni previste dagli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica. Pertanto, l'approvazione di un piano aziendale pluriennale di miglioramento agricolo e ambientale (PAPMAA) che preveda la realizzazione di un agricampeggio e agri-sosta camper, con il trasferimento di volumetria esistente e la realizzazione di un nuovo fabbricato a servizio dell'attività, non contrasta con la normativa urbanistica regionale e comunale, purché siano rispettate le condizioni e i limiti ivi stabiliti. L'assenza di specifiche indagini circa le ricadute dell'intervento sul traffico locale non determina l'illegittimità del provvedimento di approvazione del PAPMAA, in assenza di elementi concreti che dimostrino l'effettiva inidoneità della viabilità esistente a sostenere il limitato incremento di transito di veicoli ricreazionali connesso all'attività agrituristica.