Cassazione penale Sez. II sentenza n. 28084 del 13 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:28084PEN

Massima

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Il reato di ricettazione è configurabile anche in assenza di prova diretta della consapevolezza della provenienza delittuosa del bene, essendo sufficiente l'omessa o non attendibile indicazione della sua provenienza da parte dell'imputato, quale elemento rivelatore della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. L'onere di allegare la buona fede nell'acquisto grava sull'imputato, senza che ciò comporti un'inversione dell'onere della prova, in quanto la prova a carico è rappresentata dal possesso del bene di provenienza delittuosa. Il mancato assolvimento di tale onere, unitamente all'omessa o non attendibile indicazione della provenienza, consente di desumere l'elemento soggettivo del reato di ricettazione anche in assenza di prova diretta. Il termine di prescrizione per il reato di ricettazione, anche in ipotesi attenuata, è di anni 8, prorogati di un quarto per gli atti interruttivi, sicché la prescrizione non può essere ritenuta maturata ove non siano decorsi tali termini. L'accertamento peritale, essendo mezzo di prova neutro e non classificabile né quale prova a carico né quale prova a discarico dell'accusato, non può essere ricondotto alla nozione di "prova decisiva" la cui mancata assunzione costituisce motivo di ricorso per cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo L - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto M - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Milano, sezione 3 penale, in data 4.11.2011.

Sentita la relazione della causa fatta dal consigliere Piercamillo Davigo.

Udita fa requisitoria del sostituto procuratore generale, dott. ((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

Con sentenza del …

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