Il conferimento di incarichi di completamento orario a medici di medicina generale da parte delle Aziende Sanitarie Locali, pur dovendo avvenire nel rispetto della lex specialis rappresentata dall'avviso pubblico di selezione, può essere effettuato anche in via temporanea e non necessariamente a tempo indeterminato, in ragione delle esigenze organizzative e funzionali dell'Azienda, ai sensi degli artt. 63, 65 e 67 dell'Accordo Collettivo Nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale vigente ratione temporis, nonché dell'art. 60, comma 4, del D.P.R. n. 270 del 2000. Pertanto, il mancato conferimento di un incarico a tempo indeterminato per il completamento orario, laddove previsto dalla lex specialis, non determina di per sé l'illegittimità del provvedimento di assegnazione, essendo rimessa all'Azienda Sanitaria la valutazione discrezionale circa le esigenze organizzative e funzionali che possono giustificare il conferimento di un incarico a tempo determinato, nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento della pubblica amministrazione. Il ricorso per cassazione avverso la sentenza che abbia confermato tale orientamento è inammissibile qualora non rispetti il principio di autosufficienza di cui all'art. 366 c.p.c., non riportando in modo specifico il contenuto della lex specialis e degli atti rilevanti ai fini della decisione.