Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22395 del 29 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:22395PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare il ricorso avverso l'ordinanza del tribunale del riesame che ha confermato l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, deve verificare la congruenza della motivazione riguardante la valutazione degli elementi indizianti rispetto ai canoni della logica e ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie, nella peculiare prospettiva del procedimento incidentale de libertate, tendente all'accertamento non della responsabilità, ma di una qualificata probabilità di colpevolezza dell'indagato. Il giudice di merito è tenuto a dare conto, nell'ambito del suo apprezzamento complessivo delle risultanze d'indagine, solo degli elementi rilevanti ed essenziali ai fini della decisione, senza l'obbligo di confutare qualsivoglia argomento difensivo privo di rilevanza o pertinenza. La valutazione del peso probatorio degli indizi è compito riservato in via esclusiva al giudice di merito e può essere contestata in sede di legittimità unicamente sotto il profilo della sussistenza, dell'adeguatezza e della logicità della motivazione, mentre sono inammissibili le censure che si risolvono nella prospettazione di una valutazione diversa e alternativa delle circostanze di fatto esaminate dal giudice della cautela.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. SANDRINI Enrico G. - rel. Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 823/2013 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 14/08/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. SANDRINI ENRICO GIUSEPPE;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. VIOLA ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) e Avv. (OMISSIS) che hanno chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza pronunciata il 16.08.…

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