Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23978 del 5 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23978PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, a seguito di annullamento per vizio di motivazione, mantiene piena autonomia di giudizio nella ricostruzione del fatto e nella valutazione delle prove, potendo desumere il proprio libero convincimento anche sulla base di elementi probatori prima trascurati, purché non fondi la nuova decisione sugli stessi argomenti ritenuti illogici o carenti dalla Corte di Cassazione e si conformi all'interpretazione offerta dalla Corte di legittimità alle questioni di diritto. Pertanto, il vizio di travisamento della prova, deducibile in sede di legittimità, deve avere un oggetto definito e non opinabile, tale da evidenziare la palese e non controvertibile difformità tra il senso intrinseco della singola dichiarazione assunta e quello che il giudice ne abbia inopinatamente tratto, non potendosi limitare a sollecitare una diversa e non consentita lettura e interpretazione delle dichiarazioni medesime. La sentenza costituisce un tutto coerente ed organico, di talché ogni punto di essa non può essere preso in sé, ma va posto in relazione agli altri, sicché il ricorrente deve identificare l'atto processuale cui fa riferimento, individuare l'elemento fattuale o il dato probatorio che da tale atto emerge e che risulta incompatibile con la ricostruzione svolta nella sentenza, dando la prova della verità dell'elemento fattuale o del dato probatorio invocato, nonché della effettiva esistenza dell'atto processuale su cui tale prova si fonda, e indicare le ragioni per cui l'atto inficia e compromette, in modo decisivo, la tenuta logica e l'intera coerenza della motivazione, introducendo profili di radicale incompatibilità all'interno dell'impianto argomentativo del provvedimento impugnato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Presidente

Dott. FERRANTI Donatella - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

Dott. MARI Attilio - rel. Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/04/2022 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ATTILIO MARI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. LIGNOLA FERDINANDO, che si riporta alla memoria depositata e conclude per l'inammissibilita' del ricorso.
E' presente l'avvocato (OMISSIS) del foro di TORINO in proprio ed in sostituzione dell…

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