Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza breve n. 11289 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:11289SENB

Massima

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Il provvedimento amministrativo di sospensione di un'attività edilizia, adottato in via cautelare per evitare un presunto nocumento ad un'area pretesamente vincolata, può essere legittimamente revocato dall'amministrazione competente qualora sopravvenga la decisione dell'autorità preposta alla tutela del vincolo di non procedere alla rettifica del perimetro dell'area tutelata, determinando così il venir meno del presupposto che aveva giustificato l'adozione della misura cautelare. In tal caso, il ricorso giurisdizionale avverso il provvedimento di sospensione diviene improcedibile per cessata materia del contendere, con compensazione delle spese di giudizio tra le parti. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione può legittimamente revocare un provvedimento cautelare di sospensione di un'attività edilizia qualora vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'adozione, determinando così il venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso. In tale ipotesi, il giudice amministrativo dichiara l'improcedibilità del ricorso per cessata materia del contendere, con compensazione delle spese di giudizio. La massima evidenzia il potere dell'amministrazione di riesaminare e revocare i propri provvedimenti cautelari quando vengano meno i presupposti che ne avevano giustificato l'adozione, nonché il conseguente venir meno dell'interesse del ricorrente alla decisione del ricorso, con la declaratoria di improcedibilità da parte del giudice amministrativo e la compensazione delle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 09459/2015
REG.RIC.

N. 11289/2015 REG.PROV.COLL.

N. 09459/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex art. 60 cod. proc. amm.;
sul ricorso numero di registro generale 9459 del 2015, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Società Lidl Italia Srl, Soc Immobiliare Bullicante Srl, in persona dei legali rappresentanti, rappresentate e difese dagli avv. Giuseppe Lavitola, Maria Enrica Cavalli, con domicilio eletto presso Studio Legale Lavitola in Roma, Via Costabella, 23;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall’avv. Enrico Maggiore, domiciliata in Roma, Via Tempio di Giove, 21;
Regione Lazio, in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall'avv. Teresa Chieppa, con d…

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