Cassazione penale Sez. V sentenza n. 39691 del 23 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:39691PEN

Massima

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Il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di archiviazione è inammissibile se sottoscritto personalmente dalla persona offesa, in quanto tale legittimazione spetta esclusivamente al pubblico ministero. L'ordinanza di archiviazione è impugnabile in Cassazione soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'art. 409 comma 6 c.p.p., ossia quando le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, come proporre opposizione o intervenire all'udienza camerale. Non sono quindi deducibili dinanzi al giudice di legittimità censure attinenti alla motivazione della decisione assunta a seguito della rituale instaurazione e del regolare svolgimento della procedura camerale. La declaratoria di inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e al versamento di una somma congrua alla cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - rel. Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
quale persona offesa nel procedimento nei confronti di:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/7/2015 del G.i.p. del Tribunale di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FODARONI ((omissis)), la quale ha richiesto venga dichiarato inammissibile i…

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