Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29102 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29102PEN

Massima

Il falso in scrittura privata, quando utilizzato per indurre in errore il curatore fallimentare al fine di appropriarsi indebitamente di un bene mobile altrui, integra il reato di truffa. Tuttavia, l'abrogazione del reato di falso in scrittura privata comporta l'eliminazione della relativa pena, ferma restando la responsabilità per il reato di truffa. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella determinazione della pena, purché la stessa sia sorretta da adeguata motivazione e non risulti frutto di mero arbitrio. Le statuizioni civili devono essere confermate nei confronti della parte offesa del reato di truffa, mentre devono essere revocate quelle relative al reato di falso abrogato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. SGADARI G. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/10/2015 della Corte di Appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ANGELILLIS Ciro, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio in ordine ai reati di falso con eliminazione della relativa pena, l'inammissibilita' nel resto;
uditi i difensori, avv…

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