Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31181 del 5 agosto 2011

ECLI:IT:CASS:2011:31181PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La condotta di ingiuria, consistente nell'attribuire all'offeso una qualità o un fatto disonorevole, è punibile ai sensi dell'art. 594 c.p. anche quando l'espressione utilizzata, pur potendo essere interpretata come un semplice rimprovero, risulti idonea a ledere l'onore e il decoro della persona offesa. Tuttavia, la scriminante di cui all'art. 599 c.p. può trovare applicazione quando la condotta ingiuriosa sia stata provocata da un comportamento incivile della persona offesa, purché tale comportamento risulti accertato e abbia effettivamente determinato la reazione dell'imputato. In tali casi, il giudice è tenuto a valutare la sussistenza degli elementi costitutivi della scriminante, al fine di escludere la responsabilità penale dell'imputato. Inoltre, la sentenza del giudice di pace che, oltre a condannare l'imputato ad una pena pecuniaria, contenga anche statuizioni risarcitorie, è appellabile, in quanto l'impugnazione dell'imputato contro la pronuncia di condanna estende i suoi effetti anche alle statuizioni civili dipendenti dalla condanna, ai sensi dell'art. 574 c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Mar - rel. Consigliere

Dott. DE MARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) D'. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 12/2008 GIUDICE DI PACE di ALI' TERME, del 08/06/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/07/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Monetti V. che ha concluso per convertire in appello.

FATTO E DIRITT…

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