Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47209 del 9 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:47209PEN

Massima

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La pericolosità sociale qualificata di tipo mafioso, ai fini della confisca di prevenzione, si desume da un complesso di elementi convergenti, quali: la sistematica violazione degli obblighi tributari e la conseguente evasione fiscale, anche in assenza di specifici addebiti di appartenenza ad associazioni criminali; l'acquisizione di conoscenze e appoggi istituzionali e politici finalizzati alla realizzazione degli scopi tipici dell'associazione mafiosa, come il procacciamento di appalti e voti; il reinvestimento dei proventi illeciti in attività imprenditoriali; l'intestazione fittizia di beni a terzi soggetti; la frequentazione e vicinanza a soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali di stampo mafioso. Tali elementi, valutati globalmente e nel corso del tempo, sono idonei a dimostrare la pericolosità sociale qualificata del proposto, a prescindere dalla sussistenza di una condanna definitiva per il reato di associazione mafiosa, che rappresenta solo il culmine di un percorso di infiltrazione e contiguità con la criminalità organizzata. In presenza di tale pericolosità sociale qualificata, ai fini della confisca di prevenzione non è necessaria una stretta correlazione temporale tra il periodo di manifestazione della pericolosità e gli incrementi patrimoniali, essendo sufficiente che non vi sia uno iato temporale tale da scardinare il nesso di pertinenza tra la condizione soggettiva di indiziato di mafiosità e la presunzione di illecita accumulazione dei beni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VECCHIO Massimo - Presidente

Dott. BONITO Francesco M. S - Consigliere

Dott. SANDRINI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI TORINO;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso il decreto n. 18/2015 CORTE APPELLO di TORINO, del 15/06/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
lette le conclusioni del P.G. Dott. GAETA Piero, che ha chiesto l'annullamento con rinvio del decreto impugnato.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Torino, Sezione Misure di Preven…

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