Cassazione penale Sez. V sentenza n. 18986 del 8 maggio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:18986PEN

Massima

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Il giudice di appello, nel dichiarare estinto per prescrizione il reato per il quale l'imputato era stato condannato in primo grado, è tenuto a esaminare compiutamente i motivi di impugnazione proposti dall'imputato e a decidere sull'impugnazione agli effetti delle disposizioni e dei capi della sentenza concernenti gli interessi civili, non potendo dare conferma alla condanna al risarcimento del danno in ragione della mancanza di prova dell'innocenza dell'imputato. Ciò in applicazione dell'articolo 578 c.p.p., che impone tale modus procedendi indipendentemente dall'opzione per l'applicazione della disciplina della prescrizione anteriore o successiva alle modifiche introdotte dalla Legge n. 251 del 2005. La declaratoria di estinzione del reato per prescrizione, pertanto, non può essere pronunciata immediatamente, ma deve essere preceduta dall'esame compiuto dei motivi di impugnazione, al fine di verificare la responsabilità dell'imputato e decidere sulle statuizioni civili, in ossequio al principio di cui all'articolo 129 c.p.p., comma 2.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DUBOLINO Pietro - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12730/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 01/02/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 31/01/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANGELO CAPUTO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza…

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