Consiglio di Stato sentenza n. 4670 del 2019

ECLI:IT:CDS:2019:4670SENT

Massima

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Il Comune è legittimato a ordinare la demolizione di un manufatto edilizio realizzato in totale difformità rispetto al titolo abilitativo originariamente rilasciato, in quanto l'incremento volumetrico, il mutamento di destinazione d'uso da agricolo ad abitativo e la presenza di un locale interrato non autorizzato integrano gli estremi della violazione edilizia prevista dall'art. 31 del d.P.R. n. 380/2001. L'Amministrazione comunale, nell'adottare il provvedimento di demolizione, non è tenuta a utilizzare un particolare metodo di calcolo della volumetria, rientrando tale scelta nella sua discrezionalità tecnica, purché i dati di base che determinano l'incremento volumetrico siano adeguatamente motivati. Inoltre, il rilievo dell'altezza esterna e della quota delle soglie e delle porte-finestre rispetto al piano di campagna può essere effettuato anche in assenza del completamento delle opere esterne, essendo ragionevole che tali misurazioni siano state effettuate sulla situazione riscontrata al momento dell'ispezione, avvenuta a distanza di circa 10 anni dal rilascio della concessione originaria. La motivazione del provvedimento di demolizione è altresì ritenuta adeguata con riferimento all'accertamento del mutamento di destinazione d'uso, basato non solo sulla presenza di mobili e arredi, ma anche sulle caratteristiche costruttive dell'immobile, nonché in relazione all'individuazione di un locale interrato non autorizzato. Infine, l'esercizio del potere di demolizione da parte del Comune non può essere considerato uno sviamento di potere, in quanto la rimozione di un manufatto abusivo costituisce un preciso obbligo per l'Amministrazione a tutela dell'interesse pubblico.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/07/2019

N. 04670/2019REG.PROV.COLL.

N. 06915/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6915 del 2010, proposto dai signori ((omissis)) e ((omissis)), rappresentati e difesi dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II, 18,

contro

il Comune di Civitella in Val di Chiana, in persona del Sindaco
pro tempore
, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avvocato ((omissis)) in Roma, via delle Milizie, 22,

per la riforma

della sentenza del T.A.R. Toscana - Firenze (Sezione Terza) n. 1640/2009, resa tra le parti.

Visti il ricorso in appello e i relativ…

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