Il Commissario ad acta per il Piano di Rientro dai Disavanzi Sanitari della Regione Calabria può legittimamente sospendere e revocare le autorizzazioni all'assunzione di personale precedentemente concesse alle Aziende Sanitarie Provinciali, anche per assunzioni già deliberate ma non ancora formalizzate, al fine di procedere ad una ricognizione complessiva dei fabbisogni di personale e di garantire il contenimento della spesa sanitaria nell'ottica del risanamento del debito regionale, senza che ciò comporti una violazione dell'interesse del singolo candidato all'assunzione, il quale deve ritenersi recessivo rispetto all'interesse pubblico primario al superamento dello stato di commissariamento della sanità calabrese. L'annullamento in autotutela di una delibera di assunzione di personale da parte di un'Azienda Sanitaria Provinciale è legittimo qualora sia motivato non solo da profili di invalidità originaria della delibera stessa, ma anche dal sopravvenuto venir meno dell'autorizzazione all'assunzione da parte del Commissario ad acta, il quale ha il potere di rivalutare e rimodulare i precedenti provvedimenti autorizzativi alla luce delle esigenze di contenimento della spesa e di risanamento del debito sanitario regionale.