Cassazione penale Sez. III sentenza n. 48753 del 5 dicembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:48753PEN

Massima

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Il termine di prescrizione del reato di diffusione di materiale pedopornografico, punito con la pena della reclusione da uno a cinque anni e con la multa, è di sei anni dalla data di consumazione del reato. In caso di atto interruttivo, come la richiesta di rinvio a giudizio, il termine di prescrizione passa a sette anni e sei mesi. Tuttavia, qualora la prescrizione sia già maturata alla data della pronuncia della sentenza, il giudice deve dichiarare il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione, indipendentemente dalla pendenza di eventuali atti interruttivi. Il principio di diritto è che il giudice è tenuto a dichiarare il non luogo a procedere per intervenuta prescrizione del reato, anche in presenza di atti interruttivi, qualora la prescrizione risulti già maturata alla data della pronuncia della sentenza, in applicazione del principio di legalità e di irretroattività della legge penale sfavorevole.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. GRILLO Renato - Consigliere

Dott. AMORESANO Silvio - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. GAZZARA Santi - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI MILANO;

nei confronti di:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

inoltre:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3233/2008 GIUDICE UDIENZA PRELIMINARE di MILANO, del 27/03/2013;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. IZZO Gioacchino (accogliersi il ricorso del PG).

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza 27.3.2013 emessa ai se…

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