Il giudice può disporre la confisca di denaro sottoposto a sequestro a carico di un imputato condannato per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti di cui all'art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990, anche in assenza di prova che tale denaro costituisca il profitto del reato, qualora l'imputato risulti disoccupato e privo di lecite fonti di reddito tali da giustificarne la provenienza. Ciò in applicazione dell'art. 85-bis del medesimo decreto, che consente la confisca obbligatoria ai sensi dell'art. 240-bis c.p. nei casi di condanna o applicazione della pena su richiesta per i delitti previsti dall'art. 73, esclusa solo la fattispecie di cui al comma 5. La motivazione della sentenza di patteggiamento può essere sintetica e a struttura enunciativa, purché risulti che il giudice abbia compiuto le pertinenti valutazioni, senza necessità di una specifica motivazione sulla mancata pronuncia di una sentenza di proscioglimento ex art. 129 c.p.p., salvo che dagli atti o dalle deduzioni delle parti emergano concreti elementi circa la possibile applicazione di cause di non punibilità.