Cassazione penale Sez. V sentenza n. 31596 del 11 novembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:31596PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di frode nelle pubbliche forniture è configurabile anche in assenza di una fraudolenta dissimulazione operata in danno del contraente pubblico, essendo sufficiente la consapevole condotta di chi, pur non essendo formalmente titolare del contratto, concorra materialmente nell'esecuzione di prestazioni difformi rispetto a quanto pattuito, con la consapevolezza di arrecare un ingiusto profitto alla ditta fornitrice e di trarre in inganno la pubblica amministrazione circa la corretta esecuzione del servizio. Ai fini dell'applicazione dell'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p., è sufficiente che il concorrente nel reato abbia agito con la consapevolezza di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, anche in assenza di una specifica finalità di agevolazione, essendo irrilevante che egli non abbia partecipato direttamente all'associazione. Il pericolo di reiterazione del reato, quale esigenza cautelare, può essere desunto anche dalla spregiudicatezza del comportamento dell'indagato e dalla sua attività successiva al fatto, senza che sia necessaria la previsione di una specifica occasione per delinquere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbar - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro in funzione di riesame in data 28/01/2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. B. Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. L. Tampieri, che ha concluso chiedendo l'annullamento con rinvio con riferimento all'aggravante di cui all'articolo 416-bis.1 c.p.;
u…

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