La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: Il termine decadenziale di 60 giorni per l'impugnazione di un atto amministrativo decorre dalla pubblicazione dello stesso all'albo pretorio, ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. n. 267/2000, per i soggetti che non siano direttamente contemplati nell'atto o immediatamente incisi dai suoi effetti, in quanto la pubblicazione all'albo pretorio costituisce una forma tipica di conoscenza/conoscibilità che fa sorgere una presunzione legale di conoscenza dell'atto. Pertanto, il ricorso proposto oltre il termine decadenziale di 60 giorni dalla pubblicazione all'albo pretorio deve essere dichiarato irricevibile, in quanto tardivo, a prescindere dalla posizione di interesse qualificato vantata dal ricorrente. Tale principio risponde all'esigenza di certezza dei rapporti e delle situazioni giuridiche, non tollerando che i provvedimenti delle pubbliche amministrazioni possano essere contestati in ogni tempo da chiunque assuma di averne interesse.