Tribunale Amministrativo Regionale Abruzzo - Pescara sentenza n. 586 del 2011

ECLI:IT:TARPE:2011:586SENT

Massima

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L'ordine di demolizione di un'opera edilizia può essere dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, qualora l'opera risulti già pienamente demolita in esecuzione del provvedimento impugnato, senza che sia stata chiesta alcuna forma di risarcimento del danno. In tali casi, infatti, non sussiste più alcuna utilità per il privato dalla coltivazione del ricorso, essendo venuto meno l'oggetto della controversia. Il giudice amministrativo, pertanto, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, potendo tuttavia compensare le spese di giudizio tra le parti, in considerazione della peculiarità della fattispecie. Il principio di diritto sotteso a tale soluzione è quello per cui l'azione giurisdizionale deve essere diretta alla tutela di un interesse concreto ed attuale del ricorrente, che risulti leso dal provvedimento impugnato; qualora tale interesse venga meno per fatti sopravvenuti, il ricorso diviene improcedibile, non essendo più possibile per il giudice pronunciare una decisione utile ed efficace. Ciò si ricollega altresì al principio di economia processuale, in base al quale il processo deve tendere al raggiungimento del risultato con il minor dispendio di attività e di tempo possibile. La compensazione delle spese, infine, rappresenta una soluzione equitativa, che tiene conto della peculiarità della fattispecie e della mancanza di una vera e propria soccombenza di una delle parti.

Sentenza completa

N. 00538/2008
REG.RIC.

N. 00586/2011 REG.PROV.COLL.

N. 00538/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo

sezione staccata di Pescara (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 538 del 2008, proposto dalla:
Ediltur di Franco di Zio & C. S.n.c., rappresentata e difesa dall'avv. Ettore Paolo Di Zio, con domicilio eletto presso il suo studio, in Pescara, via Gobetti, n.8;

contro

Il Comune di Ortona, rappresentato e difeso dall'avv. Maria Gabriella Iovino, con domicilio eletto presso Chiara D'Alfonso in Pescara, via Tiburtina, 388/9;

per l'annullamento

dell’ordine di demolizione emesso dal dirigente del comune di Ortona in data 4 agosto 2008, n. 57.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l&…

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