Cassazione penale Sez. II sentenza n. 12760 del 18 marzo 2014

ECLI:IT:CASS:2014:12760PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti può essere configurato anche in presenza di un rapporto sporadico ed occasionale con il sodalizio criminoso, purché emerga la consapevole e volontaria adesione dell'imputato al programma criminoso, desumibile da elementi indiziari quali i contatti continui tra gli associati, la disponibilità di beni necessari per le operazioni delittuose, le forme organizzative utilizzate, la commissione di reati rientranti nel programma criminoso e le loro specifiche modalità esecutive. Ai fini della configurabilità del reato associativo non è necessaria la conoscenza reciproca tra tutti gli associati, essendo sufficiente la consapevolezza e la volontà di partecipare, assieme ad almeno altre due persone aventi la stessa consapevolezza e volontà, ad una società criminosa strutturata e finalizzata secondo lo schema legale. Inoltre, per l'affermazione della responsabilità per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, il giudice di merito può desumere la destinazione allo spaccio non solo dal dato ponderale della sostanza detenuta, ma anche da altre circostanze significative, come le modalità di pagamento differito e l'assenza di elementi concreti circa l'uso personale della droga da parte dell'imputato, senza che ciò integri un sindacato sulla valutazione dei fatti compiuta dal giudice di merito, riservata in via esclusiva a quest'ultimo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto nell'interesse di:

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

(OMISSIS) n. (OMISSIS);

avverso la sentenza emessa il 29 giugno 2012 dalla Corte di appello di Messina;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. CAMMINO Matilde;

udita la requisitoria del pubblico ministero, sost. proc. gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

Osserva:

CONSIDERATO IN FATTO

1. Con s…

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