Cassazione penale Sez. V sentenza n. 9731 del 5 marzo 2015

ECLI:IT:CASS:2015:9731PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dall'utilizzo della forza intimidatrice derivante dall'appartenenza ad un'associazione di tipo mafioso, integra l'aggravante prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991 anche quando l'autore del reato non sia stato precedentemente condannato per il delitto di associazione mafiosa, essendo sufficiente l'accertamento incidentale della sua appartenenza al sodalizio criminale. Tale aggravante ricorre quando il reo si avvalga della notorietà della sua affiliazione al clan per incutere timore nella vittima e imporre la propria volontà, senza necessità di esplicite minacce o atti di violenza, essendo sufficiente l'evocazione della forza intimidatrice del gruppo mafioso. L'applicazione dell'aggravante non richiede un previo accertamento giudiziale dell'appartenenza dell'autore all'associazione mafiosa, essendo sufficiente che il giudice accerti incidentalmente tale elemento ai fini della decisione. Inoltre, il concorso nel reato di rapina aggravata è configurabile anche nei confronti di chi, pur non avendo partecipato direttamente all'azione delittuosa, abbia consapevolmente fornito all'autore principale i mezzi necessari per la sua realizzazione, essendosi così reso consapevole partecipe del programma criminoso. Infine, le valutazioni relative alla gravità indiziaria e all'applicabilità delle aggravanti, fondate sull'apprezzamento del compendio probatorio, rientrano nella sfera del merito e non sono sindacabili in sede di legittimità, se non quando risultino viziate sotto il profilo logico-giuridico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MARASCA Gennaro - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. OLDI P. - rel. Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

Dott. LIGNOLA F. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato ad (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

3. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 25/03/2014 del Tribunale del riesame di Napoli;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi di (OMISSIS) e di (OMISSIS) e per la …

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