Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2739 del 21 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:2739PEN

Massima

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Il reato di evasione si configura con la semplice consapevolezza e volontà dell'imputato di allontanarsi dal luogo degli arresti domiciliari, anche se tale allontanamento sia di breve durata e finalizzato a prestare soccorso in una situazione di emergenza, senza che sia necessaria la prova di una specifica finalità criminosa. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla mera consapevolezza dell'agente di violare l'obbligo di permanenza continuativa nella sede prescritta per la detenzione domiciliare, salvo che non emerga una diversa, provata e specifica realtà idonea a modificare la coscienza e la volontà della condotta di allontanamento. Pertanto, ogni allontanamento del soggetto sottoposto agli arresti domiciliari dallo spazio definito dalla stretta abitazione o dalle sue immediate adiacenze, anche se motivato da esigenze di soccorso o assistenza, realizza l'azione esecutiva del delitto di evasione, in quanto luogo diverso da quello in cui il soggetto svolge la propria vita domestica e privata e non integrante appartenenza strettamente attigua o "pertinente" all'abitazione stessa. Tale principio si fonda sulla giurisprudenza consolidata di questa Sezione, secondo cui il dolo del reato di evasione non richiede una finalità specifica, essendo sufficiente la consapevolezza e volontà dell'allontanamento dal luogo degli arresti, voluta anche unicamente come fine a sé stessa. Pertanto, la mera consapevolezza dell'agente di violare l'obbligo di permanenza continuativa nella sede prescritta per la detenzione domiciliare integra inoppugnabilmente l'elemento soggettivo del reato, salvo che non emerga una diversa, provata e specifica realtà idonea a modificare tale coscienza e volontà.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. LATTANZI Giorgio - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. AGRO' Antonio - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. MATERA Lina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore generale presso la Corte di appello di Napoli;

avverso la sentenza 7 ottobre 2005 della Corte di appello di Napoli, che, in riforma della sentenza 13 maggio 2003 del Tribunale di ((omissis)), ha assolto Di. Do. An. , nato il (OMESSO), dal reato di evasione perche' il fatto non costituisce reato.

Visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso. Sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LANZA Luigi.

Udito il…

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